La Raffineria IPLOM di Busalla produce gasoli per autotrazione a basso tenore di zolfo. Grazie a un progetto avviato a partire dal 2022 l’unità Mild Hydrocracking è in grado di produrre biocarburanti a partire da una carica idrocarburica costituita da semilavorato HVGO (Heavy Vacuum Gas Oil) integrata con fino al 10% w/w di olio vegetale di scarto. IPLOM ha traguardato la certificazione secondo il Sistema Nazionale di Certificazione della Sostenibilità dei Biocarburanti e dei Bioliquidi.
Prodotto molto importante per la raffineria IPLOM di Busalla è il bitume ottenuto dalla lavorazione da alcune tipologie di grezzi come fondo colonna della sezione di distillazione sottovuoto (colonna vacuum); il bitume è eventualmente portato a specifica tramite blending con HVGO (Heavy Vacuum Gas Oil) e trattato per abbatterne le componenti odorigene.
Nel 2018 è iniziata la produzione di olio combustibile bunker a bassissimo tenore di zolfo (0,1%) e da gennaio 2020 quella dell’olio combustibile con contenuto di zolfo massimo pari allo 0,5% in linea con gli aggiornamenti normativi dell’IMO che hanno imposto, da quella data, il limite dello 0,5% di zolfo per tutte le navi che operano al di fuori delle Aree di Controllo di Emissione (ECA – Usa e Nord Europa) e che non abbiano installato a bordo sistemi “scrubber”.
Il lavaggio amminico condotto sul gas di raffineria derivante dalle operazioni di distillazione e trattamento e lo strippaggio in corrente di vapore delle acque di processo (impianto Sour Water Stripper) permettono di ottenere uno stream dal quale, attraverso un’unità Claus, è possibile ottenere zolfo liquido ad alta purezza. La sinergia tra l’unità Claus e la sezione di Tail Gas Treatment permette alla Raffineria di traguardare un’efficienza di recupero dello zolfo superiore al 99%.
Il taglio di prodotti idrocarburici con caratteristiche assimilabili alle benzine subisce un processo di stabilizzazione e desolforazione e viene commercializzato come virgin nafta al settore petrolchimico per successive trasformazioni o lavorazioni.
Con l’impiego delle sue due unità di steam reforming la Raffineria è in grado di produrre, a partire da uno stream di metano e syngas, l’idrogeno ad alta purezza necessario a coprire il fabbisogno delle sue unità di idrodesolforazione (impianto HDS) e di idroconversione ( impianto Mild Hydrocracking – MHC).
La raffineria è dotata di un impianto, attualmente non in servizio ed in stato di conservazione, realizzato al fine di recuperare parte dell’anidride carbonica come sottoprodotto di uno dei propri impianti di produzione idrogeno . La CO2 recuperata, dopo un ciclo di purificazione, deumidificazione e liquefazione, presenta caratteristiche di purezza tali da consentirne la commercializzazione ad uso alimentare.